Le prime notizie di Salviano risalgono alla metà del 1200. Tutta la zona era feudo dei Conti di Montemarte, una nobile famiglia di origini francesi che dominava le aree ad est di Orvieto in direzione Todi. Si legge infatti nei Comentari Historici del 1584 di Monaldo Monaldeschi: “li conti di Monte Marte vi sono con la Contea di Corbara e di Titignano; dominarono Corbara, Castel della Ripa, Titignano”, riferendosi alla famiglia di conti che aveva dominato quel territorio fino al XIV secolo.
La storia di Salviano ruota attorno al suo castello medievale, un luogo strategico per il controllo della navigazione sul fiume Tevere, già censito alla fine del Duecento nel catasto del contado orvietano. Intorno alla metà del XIV secolo, Ciarfaglia dei conti di Baschi lo espugnò e nel 1390 Todi lo affidò ai nobili di Salviano, già fattori e mezzadri del castello.
Nel 1600, in seguito a numerosi attacchi e saccheggi, del castello era rimasta solo la fortificazione esterna e da allora in poi il suo territorio fu soggetto a diverse dominazioni: i Cenci di Roma, i Graziani di Perugia, i conti di Baschi, i Petrignani ed infine, nel 1800 i Principi Corsini di Firenze cui ancora appartiene il borgo ed il piviere.
Nel 1810 il territorio di Salviano risulta censito e classificato come semplice villaggio, aggregato successivamente al comune di Baschi.
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